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La Riserva naturale della Rupe di Campotrera ha un'estensione di 42 ettari nel comune di Canossa ed è ricompresa nel Sito d'Importanza Comunitaria (SIC) "Rupe di Campotrera-Rossena", oltre ad essere inclusa nel Paesaggio naturale e seminaturale protetto Colline Reggiane-Terre di Matilde. Essa si trova al centro di un territorio indissolubilmente legato alla storia della potente casata dei Canossa, nel cuore dello stato feudale che la contessa Matilde governò a cavallo dei secoli XI e XII, al tempo della lotta per le investiture.
La Riserva è caratterizzata da una imponente ed alta formazione rocciosa che emerge nei pressi del famoso castello di Matilde: una rupe dal caratteristico colore rossastro dovuto all'ossidazione della componente ferrosa della roccia basaltica. Un paesaggio scabro, severo, dal grande interesse geologico, colonizzato a fatica da una vegetazione capace di adattarsi a condizioni ambientali estreme. Le pareti della rupe sono lo sfondo verticale della valle del rio Cerezzola, affluente del fiume Enza. Come gli altri affioramenti di ofioliti della regione, si tratta di porzioni di crosta oceanica dislocati tra le argille durante l'orogenesi appenninica, da cui il nome di "isole nella terraferma". Tra i moltissimi minerali rinvenuti spicca la rara datolite, con formazioni cristalline di particolare bellezza ed i "cuscini di lava" prodotti dal raffreddamento repentino della lava nelle acque marine.