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Situato in una conca circondata da boschi e adagiato sulle rive del torrente Scoltenna al centro della valle del Pelago, Pievepelago, a 781 metri sul livello del mare, è fra i principali centri turistici del crinale tosco-emiliano, con un territorio che comprende l'alto Frignano fino al confine con la Toscana, vicino al Monte Giovo e al Monte Rondinaio, ed è sede del Parco Regionale dell'Alto Appennino Modenese. Il paese si contraddistingue per i numerosi impianti sportivi, i percorsi escursionistici, la ricchezza di boschi di castagni, faggi e conifere, attrezzati centri per il turismo estivo e invernale, tutti elementi distintivi che ne fanno una delle mete più apprezzate dai turisti in tutte le stagioni. Tra i monti circostanti, numerosi laghi rilevanti come il Lago Santo (1501 metri), di origine glaciale, il lago Baccio, il lago Turchino, il lago Piatto e il lago Nero.
Tra gli elementi storici e artistici da segnalare, troviamo la chiesa plebana di Santa Maria Assunta, costruita nel 1868 su progetto dell'architetto Cesare Costa, nativo di Pievepelago. In stile classico, la facciata è impreziosita da un finestrone rotondo e da un imponente portale. All'interno sono conservati dipinti di pregio, una statua d'argento della Vergine e un crocefisso di bronzo opera del cittadino Galli. Di fianco alla chiesa si trovano l'Oratorio di San Luigi, edificato nel 1754, e l'Oratorio dei bianchi, eretto alla fine dell'ottocento grazie all'Imperatrice d'Austria di passaggio da Pievepelago e oggi usato come centro ricreativo giovanile. Simbolo di Pievepelago è la fontana di piazza Ricci, datata 1896, a obelisco e realizzata in sasso da esperti scalpellini del posto.
Nel borgo di Sant'Andrea Pelago si trovano alcune opere architettoniche del XVII, XVIII e XIX secolo, in particolare Il Torrione, l'Oratorio di S. Rocco, la fontana del Baronio e la chiesa parrocchiale datata 1886.
Sant'Anna Pelago, frazione nei pressi del Monte Albano attraversata dal Rio Perticara, si distingue per la vocazione turistica in tutte le stagioni, grazie agli impianti di risalita ed ai sentieri escursionistici diretti verso i Piani delle Acque Chiare e la Casca d'oro, oltre che per i Maggi, tradizionale teatro popolare che nel mese di maggio riprende il filo della narrazione dei poemi cavallereschi e delle Sacre Scritture in una scenografia semplice ma ricca di simbolismi.
Il mulino di Domma, situato in via Mandella, fu costruito nel 1586: primo mulino a sorgere in questa zona, è l'unico ancora funzionante. Altri mulini vicini sono quelli del Perticara e delle Tagliole, in località Ponte Modino.
Nei dintorni di Pievepelago particolare importanza ha la Rocca del Pelago, che fu dimora del condottiero medievale Obizzo da Montegarullo. Centro strategico di una guerra che a fine Trecento contrappose il feudatario ribelle alla Repubblica di Lucca, fu trasformato in complesso chiesastico a fine Cinquecento, conservando elementi precipui del fortilizio, come la posizione a strapiombo sul borgo o il corpo centrale adattato a chiesa parrocchiale.
Di notevole interesse artistico e storico anche il massiccio ma elegante Ponte della Fola "a schiena d'asino" risalente all'alto Medioevo. Ai Casoni di Sant'Andrea si possono ammirare le capanne celtiche.