Una delegazione tunisina in visita al Parco dei Sassi di Roccamalatina per conoscerne il modello di gestione

( 22 Novembre 16)Una delegazione tunisina ha fatto visita nei giorni scorsi al Parco dei Sassi di Roccamalatina con lo scopo di conoscere un'esperienza concreta e funzionale di un'Area protetta del territorio emiliano e poterne trasferire le buone pratiche in patria. Infatti, le due regioni del Sud-Est della Tunisia di Medenine e Tataouine stanno cercando di elaborare una loro strategia di sviluppo anche attraverso la creazione di un geoparco riconosciuto dall'UNESCO. La delegazione tunisina, che ha espresso grande soddisfazione per la visita e la qualità delle informazioni raccolte, era accompagnata dai rappresentanti dell'ONG Overseas ed è stata accolta dal direttore dell'Ente Parchi Emilia Centrale Valerio Fioravanti, coadiuvato dal personale del Parco dei Sassi. La visita ha avuto luogo nel quadro del progetto "TUN-ER: Tunisia-Emilia Romagna per percorsi di gestione territoriale partecipata volti al consolidamento del processo democratico tunisino" finanziato dalla Regione Emilia-Romagna, con un partenariato di cui fanno parte le ONG Overseas, CEFA e GVC, i Comuni di Valsamoggia (BO) e di Spilamberto (MO) e l'Associazione culturale islamica della Valle del Samoggia. La delegazione in visita (nella foto) era composta da Mourad El Koundi, responsabile Office National des Mines (ONM) e Jihed Dridi, ingegnere e geologo dello stesso ente, incaricati per il dossier della creazione di un parco nel sud della Tunisia, oltre ad Abbes Zammouri, presidente dell'Associazione di sviluppo locale AJZ della Regione di Medenine. Nel progetto sono coinvolte le Municipalità di Ain Draham e di Beni Mtir (Governatorato di Jendouba); ATLAS (Association Tunisienne pour le Leadership, l'Auto développement et la Solidarité); l'Association des Jeunes de Zammour (AJZ); l'Office National des Mines (ONM) e l'ACCUN (Association pour la Citoyenneté et la Culture Numérique). Obiettivo del progetto è quello di rafforzare il dialogo tra gli enti locali e la società civile, in particolare il tessuto associativo, per una progettazione partecipata del territorio e la sua valorizzazione, nel quadro del nuovo assetto istituzionale disegnato dalla costituzione tunisina del gennaio 2014 e in vista delle prime elezioni amministrative libere programmate per la fine del 2017.