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Ai Gessi di Borzano, nel Paesaggio protetto della Collina Reggiana, visita del valutatore UNESCO per l’inserimento nel Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità

( 01 Dicembre 2022 )

Nell’area dei Gessi messiniani di Borzano, nella ZSC (Zona speciale di conservazione) “Ca’ del Vento, Ca’ del Lupo, Gessi di Borzano”, all’interno del Paesaggio naturale e seminaturale Protetto Collina Reggiana-Terre di Matilde, si è svolta la visita della valutatrice UNESCO, Gortana Beltram, per la candidatura a Patrimonio Mondiale Naturale dell’Umanità del “Carsismo nelle evaporiti e Grotte dell’Appennino settentrionale” (ECKNA) comprendente gli stessi Gessi, accompagnata dallo staff tecnico scientifico che sta curando la candidatura e dal personale dell’Ente Parchi Emilia Centrale, a cui ha fatto seguito l’incontro con le autorità e le associazioni del territorio.

Le grotte nelle “rocce evaporitiche” sono estremamente abbondanti nell’Appennino settentrionale e in particolare in Emilia-Romagna, al punto da costituirne quasi la totalità delle cavità naturali che, a loro volta, ricadono per lo più all’interno dei Parchi Regionali e Nazionali. Le “evaporiti” sono rocce particolari, risultato dei depositi di evaporazione dell’acqua di mare, la cui peculiarità è data, oltre che dalla presenza di minerali e forme uniche, anche dalla naturale tendenza a formare grotte in continua evoluzione. Ad oggi il carsismo nelle evaporiti non è mai stato oggetto di un riconoscimento ufficiale da parte dell’UNESCO, in nessun luogo al mondo.

Alla fine del 2016, la Federazione Speleologica della Regione Emilia-Romagna (FSRER) ha invitato formalmente la Regione a promuovere i suoi siti carsici al fine di vederli iscritti nella lista del Patrimonio Mondiale. Con 58 beni iscritti in questa lista, l’Italia è il paese con il maggior numero di siti al mondo (di essi solo 5 sono stati riconosciuti per il loro valore naturale). La competizione per acquisire questo riconoscimento è molto forte, sia a livello nazionale sia mondiale, e prevede numerose fasi di valutazione. Dopo la proposta della FSRER, la Regione si è impegnata a coinvolgere tutte le amministrazioni pubbliche del territorio interessato e ha successivamente creato un gruppo di lavoro tecnico-scientifico con il compito di dimostrare il valore internazionale del bene candidato. Nel 2017 è stato richiesto alla Commissione nazionale Italiana per l’UNESCO di poter inserire questo bene all’interno della lista dei siti italiani potenzialmente candidabili a divenire Patrimonio dell’Umanità (la cosiddetta Tentative list).

La fase preparatoria alla stesura del dossier di candidatura, svolta in stretta collaborazione con il Ministero della Transizione Ecologica (MITE), ha determinato la necessità di includere nuove aree per rafforzare l’integrità del bene, portando da 3 a 7 il numero di siti candidati: all’Alta Valle del Secchia, ai Gessi Bolognesi e alla Vena del Gesso Romagnola si sono aggiunti i Gessi della Bassa Collina Reggiana, i Gessi di Zola Predosa, le Evaporiti di San Leo e i Gessi della Romagna Orientale.

Dopo solo tre anni dall’iscrizione, la Commissione nazionale ha ritenuto la candidatura del “Carsismo nelle evaporiti e Grotte dell’Appennino settentrionale” come la più titolata per ottenere il riconoscimento mondiale tra quelle della Tentative list, presentandola poi come candidatura ufficiale a Parigi lo scorso mese di febbraio. Da qui l’avvio dell’iter di valutazione UNESCO, che dovrebbe completarsi entro i primi mesi del 2023.

La valutatrice UNESCO ha incontrato Comuni, Associazioni ed Ente Parchi
La valutatrice UNESCO ha incontrato Comuni, Associazioni ed Ente Parchi
 
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